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_IMPERATIVO FUTURO_

sarebbe giusto prendere un momento per fermarsi, girarsi indietro e guardare tutto come fosse un panorama.

 

rimanere fermi, in silenzio, respirare. bello.

sentire l’eco dei tanti sorrisi, dei timori vinti, degli applausi, dei tentativi, dei fallimenti, dei risultati.

bello dire grazie, nominare tutti in un elenco perfetto, brioso, ma completo, mai noioso.

 

sarebbe giusto dopo dieci anni.

 

invece vorremmo che questa ricorrenza che “ma ci pensi, chi l’avrebbe mai detto” fosse tutta proiettata verso quello che non sappiamo ancora; una forza motrice di incertezze nuove, di nuovi sbilanciamenti, di inizi, riscritture, esperimenti. Fallimenti, addirittura.

 

Quello che ci entusiasma è che quello che non sappiamo ancora fa il paio con quello che proprio non avremmo mai detto sarebbe potuto davvero succedere dieci anni fa.

Ed è questo il bello.

 

se dobbiamo brindare a dieci anni, allora vorremmo brindare ai prossimi dieci perché quelli pazzi e saggi che abbiamo appena vissuto, con tutti i vostri volti e respiri, farebbero questo.

 

vola il tempo,

L’imperativo è il futuro

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